Turismo

La spiaggia segreta della Sicilia che sembra di marmo: il paradiso che pochi conoscono da visitare a settembre

Tra le meraviglie naturali della Sicilia, c’é una gemma nascosta che incanta per la sua bellezza selvaggia e incontaminata.

Situata lungo la costa meridionale dell’isola, questa falesia calcarea offre uno spettacolo unico dove il bianco abbagliante del marmo si fonde con le acque turchesi del Mediterraneo, creando un paesaggio quasi surreale, lontano dal turismo di massa.

Punta Bianca è una formazione calcarea che si erge maestosa, con pareti bianche modellate dal vento e dal mare, che assumono forme sinuose e scultoree. Questo scenario naturale, privo di stabilimenti balneari o infrastrutture turistiche, offre un’oasi di silenzio e natura pura, ideale per chi cerca relax e immersioni nello snorkeling. La zona è particolarmente apprezzata per la limpidezza delle acque e il contrasto cromatico tra il bianco delle rocce e il blu intenso del mare, un richiamo irresistibile per fotografi e amanti della natura.

L’accesso a Punta Bianca non è semplice: i sentieri sterrati richiedono un minimo di spirito d’avventura, ma proprio questa difficoltà ha preservato il luogo dall’afflusso massiccio di turisti, mantenendo intatto il suo fascino autentico.

Un territorio ricco di storia, natura e geologia

La zona di Punta Bianca – Monte Grande non è solo un paradiso naturale, ma anche un sito di grande interesse archeologico e geologico. Si trova al confine tra i comuni di Agrigento e Palma di Montechiaro, a pochi chilometri dalla celebre Valle dei Templi. Qui, la vegetazione tipica della macchia mediterranea si alterna a specie come ferule, mentastri, salvie, palme nane e lentischi. Gli appassionati di birdwatching possono osservare numerose specie di uccelli migratori che sostano in questo ambiente protetto.

Dal punto di vista geologico, la falesia di Punta Bianca è formata da depositi messiniani risalenti a circa 5-6 milioni di anni fa, quando il Mediterraneo attraversò una profonda crisi di salinità dovuta alla chiusura temporanea dello stretto di Gibilterra. Le rocce calcaree e le marne bianche, con le loro caratteristiche fratture e alternanze cromatiche, raccontano questa storia millenaria, mentre la piattaforma di abrasione marina testimonia l’azione erosiva di mare e vento nel corso dei secoli.

Non meno affascinante è la presenza della Casa dei Doganieri, un edificio storico in parte diroccato che un tempo ospitava le guardie di finanza impegnate a contrastare il contrabbando lungo le coste siciliane. Questa struttura, con il suo motto araldico “Nec Recisa Recedit”, evoca atmosfere di un tempo passato e si inserisce nel paesaggio come simbolo della memoria storica locale.

La riserva naturale ancora da istituire e la mobilitazione per la sua tutela (www.ilcorrieredisicilia.it)

Nonostante l’eccezionale valore naturalistico e culturale, la Riserva Naturale Orientata di Punta Bianca e Monte Grande non è ancora stata ufficialmente istituita. Questa situazione è stata complicata dalla presenza di un poligono militare attivo in contrada Drasy, che da decenni danneggia con esercitazioni e lanci la fragile falesia, limitando anche l’accesso turistico.

Diverse associazioni ambientaliste, come Mareamico, da anni chiedono alla Regione Siciliana di riconoscere quest’area come riserva naturale protetta. Recentemente, la questione ha guadagnato visibilità anche grazie all’intervento della showgirl Belen Rodriguez, che durante un servizio fotografico a Punta Bianca ha lanciato un appello pubblico al presidente della Regione, Nello Musumeci, per velocizzare l’iter di istituzione della riserva.

Pochi giorni dopo, Musumeci ha annunciato l’inserimento ufficiale della creazione della riserva protetta di Punta Bianca e Scoglio Patella nel Piano regionale dei parchi e delle riserve, un passo importante verso la tutela di circa 300 ettari di territorio.

Un patrimonio da scoprire: turismo sostenibile e valorizzazione

Punta Bianca è una delle mete più suggestive del territorio agrigentino e rappresenta un modello di turismo sostenibile che valorizza le bellezze naturali senza comprometterle. Il periodo migliore per visitarla va da maggio a settembre, quando il sole illumina la bianca falesia e il mare risplende di colori intensi. Le ore del mattino presto e i tramonti sono i momenti più indicati per godere appieno dello spettacolo naturale offerto da questo luogo.

La vicinanza a importanti siti archeologici come la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi rende Punta Bianca una tappa obbligata per chi desidera esplorare la Sicilia in modo autentico, tra storia, natura e mare cristallino.

Published by
Roberto Arciola