
Il metodo che elimina i batteri - ilcorrieredisicilia.it
L’adozione di queste semplici ma più accurate precauzioni nel lavaggio della frutta può quindi migliorare significativamente la sicurezza alimentare quotidiana.
Lavare correttamente la frutta fresca è una pratica fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e ridurre l’esposizione a sostanze potenzialmente nocive. Tuttavia, molti consumatori adottano metodi superficiali che non eliminano completamente pesticidi e batteri presenti sulla buccia.
Le più recenti indicazioni degli enti sanitari nazionali e internazionali sottolineano come un semplice risciacquo sotto l’acqua corrente non sia sufficiente per garantire la totale pulizia.
L’importanza di un corretto lavaggio della frutta
Lavare la frutta è un passaggio imprescindibile per rimuovere residui di sporco, polvere e, soprattutto, tracce di pesticidi come erbicidi, fungicidi e insetticidi utilizzati nelle coltivazioni intensive.
Questi agenti chimici, pur essendo utili per proteggere le colture, possono depositarsi sulla superficie dei frutti e in alcuni casi penetrare nella polpa, rappresentando un rischio per la salute. Secondo il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), una pulizia accurata è uno dei metodi più efficaci per minimizzare tali pericoli.

L’assunzione cronica di piccole quantità di pesticidi può comportare effetti negativi sul sistema nervoso, con possibili alterazioni cognitive e comportamentali, oltre a interferenze con il sistema endocrino e riproduttivo. Emergono anche correlazioni con patologie come tumori, problemi respiratori e cardiovascolari, oltre a fenomeni di irritazione e gonfiore addominale.
Metodo efficace per eliminare i pesticidi dalla frutta
L’acqua corrente, se utilizzata superficialmente, rimuove solo una parte dei contaminanti superficiali e riduce la carica batterica, ma non è in grado di eliminare completamente pesticidi resistenti, non idrosolubili e spesso anche impermeabili alla pioggia. Per questo motivo, gli esperti raccomandano un lavaggio più approfondito, per evitare ogni rischio.
Un metodo consigliato da studi condotti dall’Università del Massachusetts prevede di immergere la frutta in una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio (un cucchiaio per litro d’acqua) per almeno 15 minuti. Questo trattamento aiuta a disgregare e rimuovere efficacemente gran parte dei residui chimici presenti sulle superfici. Successivamente, si può usare una spazzola morbida per strofinare delicatamente la superficie di ogni frutto, eliminando ulteriori impurità.
Infine, è fondamentale risciacquare abbondantemente sotto acqua corrente e asciugare con un panno pulito per evitare la proliferazione batterica residua. Sebbene sbucciare la frutta rappresenti un’alternativa valida per rimuovere i pesticidi, tale pratica comporta la perdita di molti nutrienti e fibre presenti proprio nella buccia, fondamentali per una dieta equilibrata.