
Opzione Donna 2025: requisiti e modalità per la pensione anticipata (www.ilcorrieredisicilia.it)
Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, si intensificano i termini per presentare la domanda di pensione anticipata.
Questa misura consente alle lavoratrici di andare in pensione prima dell’età ordinaria, a fronte di specifici requisiti contributivi e anagrafici, ma con alcune condizioni rigorose da rispettare. Vediamo nel dettaglio le novità e le scadenze da tenere presenti per fare domanda entro i termini previsti.
La Legge di Bilancio 2025 ha confermato la proroga di Opzione Donna, una misura sperimentale nata nel 2004 (Legge Maroni) che consente ad alcune categorie di lavoratrici di anticipare il pensionamento con requisiti meno stringenti rispetto a quelli ordinari. Per accedere a questa forma di pensionamento anticipato, è necessario che la lavoratrice abbia maturato:
- almeno 35 anni di contributi;
- un’età anagrafica di 61 anni, con possibilità di riduzione di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due anni (quindi 60 anni con un figlio, 59 anni con due o più figli).
In aggiunta, la richiedente deve appartenere a una delle seguenti categorie:
- caregiver che assistono da almeno sei mesi un coniuge o un parente convivente con handicap grave, certificato ai sensi della Legge 104/1992;
- lavoratrici con invalidità civile pari o superiore al 74%;
- lavoratrici licenziate o impiegate in aziende in crisi, per le quali l’accesso è possibile a 59 anni di età con 35 anni di contributi, indipendentemente dal numero di figli.
Un punto cruciale è che i requisiti devono essere conseguiti entro il 31 dicembre 2024 per poter fare domanda nel 2025. Inoltre, è importante sottolineare che le lavoratrici dipendenti devono cessare l’attività lavorativa per accedere a questa misura, mentre le autonome possono proseguire nel lavoro.
Tempi di decorrenza e modalità di calcolo della pensione
L’accesso a Opzione Donna è soggetto a una finestra mobile, ossia un periodo di attesa tra la maturazione dei requisiti e l’effettivo inizio della pensione. Le finestre previste sono:
- 12 mesi per le lavoratrici dipendenti;
- 18 mesi per le lavoratrici autonome.
Queste finestre non si applicano alle lavoratrici del comparto scolastico e degli Istituti AFAM, per cui la decorrenza è prevista rispettivamente dal 1 settembre e dal 1 novembre successivi al raggiungimento dei requisiti.
Il sistema di calcolo della pensione in Opzione Donna è esclusivamente contributivo, cioè basato sull’ammontare dei contributi versati durante tutta la carriera lavorativa. Questo comporta, in molti casi, un assegno pensionistico inferiore rispetto al calcolo retributivo o misto, poiché il metodo contributivo non tiene conto della retribuzione degli ultimi anni, spesso più elevata.

Oltre a Opzione Donna, restano in vigore anche altre forme di pensionamento anticipato e agevolato per il 2025:
- Pensione di vecchiaia: 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi per chi ha contribuzione anteriore al 1996, e 71 anni per chi ha contribuzione successiva, con soglia di reddito inferiore all’assegno sociale;
- Ape Sociale: confermato per chi ha almeno 63 anni e 5 mesi e specifiche anzianità contributive (30-36 anni) a seconda della categoria lavorativa e condizioni particolari come invalidità o assistenza a familiari disabili;
- Pensione anticipata: 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini;
- Quota 103: possibilità di uscita anticipata con 62 anni di età e 41 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2025, con assegno calcolato con il sistema contributivo e finestre di attesa di 7 o 9 mesi a seconda del settore lavorativo.
La Legge di Bilancio 2025 ha inoltre introdotto la possibilità di sommare la rendita maturata nei fondi pensione con quella Inps per raggiungere la soglia minima mensile necessaria all’accesso alla pensione anticipata contributiva, favorendo chi ha solo contribuzione successiva al 1996.
Infine, è stato confermato il Bonus Maroni, che incentiva i lavoratori che hanno i requisiti per Quota 103 a rimanere in attività, esonerando i datori di lavoro dal versamento della quota contributiva a carico del lavoratore, che però riceve direttamente la somma, esente da tassazione.
Come presentare la domanda e quali documenti preparare
Per chi intende usufruire di Opzione Donna o di altre forme di pensionamento anticipato, la domanda deve essere presentata entro i termini indicati, preferibilmente attraverso i canali ufficiali dell’INPS: portale online, contact center o patronati. Sono necessari:
- documento di identità e codice fiscale;
- certificazione della situazione contributiva;
- documentazione relativa all’invalidità o al ruolo di caregiver, se applicabile;
- dichiarazione del datore di lavoro in caso di licenziamento o crisi aziendale.
L’accesso al portale INPS richiede l’uso di SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.
I dati statistici più recenti dell’INPS mostrano un calo significativo delle adesioni a Opzione Donna, con meno di 3.000 pensionamenti nel solo periodo gennaio-settembre 2024, a conferma delle difficoltà e dei vincoli stringenti della misura.