Così riavrai le tue giacche di pelle come nuove - ilcorrieredisicilia.it
Intervenire tempestivamente è fondamentale: la muffa, se trascurata, si radica nei pori della pelle, scolorisce il capo.
Con il trucco dell’olio e dell’aceto è possibile tenere lontane le macchie dalle giacche di pelle, evitando costosi interventi in lavanderia e preservando l’aspetto originale dei capi.
Questa soluzione, semplice ma efficace, nasce dalla trasformazione di due comuni ingredienti da cucina in un potente rimedio antimacchia, capace di contrastare soprattutto la fastidiosa muffa sulla pelle.
La muffa sulla pelle: un nemico silenzioso da combattere
Chiunque abbia mai trovato sul colletto o lungo le cuciture della propria giacca di pelle quelle macchie biancastre o verdognole sa quanto la muffa possa rappresentare un problema grave. Non si tratta di semplice sporco, ma della proliferazione di spore che si insediano in ambienti umidi e poco ventilati, come armadi troppo pieni o cantine.
La muffa non solo rovina l’estetica del capo, lasciando aloni indelebili e un odore stantio, ma può provocare danni strutturali: la pelle si irrigidisce, si screpola, le cuciture possono cedere.
Inoltre, dal punto di vista sanitario, le spore fungine possono irritare le vie respiratorie, aggravare allergie e asma, e contaminare altri indumenti. Ignorare questa problematica significa mettere a rischio non solo il guardaroba ma anche la salute e il portafoglio, vista la necessità di affidarsi a professionisti o, nei casi più gravi, di dover sostituire il capo.
La miscela di aceto e olio: il rimedio efficace e naturale
Il trattamento comincia con l’areazione della giacca, preferibilmente all’aperto o vicino a una finestra, per evitare che le spore si diffondano in casa. Con una spazzola a setole morbide si rimuove delicatamente la muffa in eccesso, senza premere per non far penetrare le spore nei pori della pelle.

A questo punto si applica l’aceto bianco, utilizzando poche gocce su un panno pulito e ben strizzato: l’aceto, grazie al suo pH acido, inibisce molte specie di muffe e sgrassa delicatamente la superficie. È importante lavorare a piccole porzioni, cambiando spesso il panno per non ridistribuire lo sporco. L’odore dell’aceto svanirà con l’asciugatura.
Dopo questa fase, per compensare l’azione leggermente sgrassante dell’aceto e nutrire la pelle, si passa a una micro-dose di olio di lino o, in alternativa, di olio extravergine d’oliva. Applicato con un panno pulito e con movimenti leggeri, l’olio ripristina la naturale lucentezza e crea una barriera protettiva contro l’umidità. L’asciugatura deve avvenire all’ombra e in un ambiente ben ventilato, evitando fonti di calore diretto che potrebbero danneggiare la pelle.
Consigli degli esperti e prevenzione
Gli specialisti della pelletteria raccomandano di effettuare un test preliminare su una zona nascosta del capo, soprattutto se la pelle è delicata o molto scura, poiché l’aceto potrebbe alterarne leggermente la finitura. Inoltre, l’olio deve essere usato con parsimonia per evitare che si ossidi e attiri sporco nel tempo; in alternativa si può optare per un balsamo specifico pH-bilanciato, indicato dai professionisti.
Per muffe più estese o giacche di grande valore, si può ricorrere a una soluzione tecnica suggerita dai restauratori: una passata con alcol isopropilico diluito 1:1 con acqua, sempre dopo la spazzolatura e con test preliminare, seguita da un condizionante specifico per pelle.
In ogni caso, la prevenzione rimane la strategia principale: conservare i capi in ambienti asciutti e ventilati, evitare sacchetti di plastica per lunghi periodi, utilizzare fodere traspiranti e inserire assorbiumidità come gel di silice, rinnovandoli regolarmente.
